Le problematiche dell’amianto e i sistemi di recupero per le coperture
1.700.000.000 mq in Italia, questi sono solo relativi alle coperture in amianto-cemento
AL 1988 PER LE VARIE TIPOLOGIE DI COPERTURA IN LASTRE DI AMIANTO-CEMENTO SONO STATE IMPIEGATE CIRCA 2.600 TONNELLATE DI AMIANTO
LE COPERTURE IN AMIANTO CEMENTO ASPETTI TECNICI E PROBLEMI AMBIENTALI
L’80% circa del consumo mondiale di amianto si registra nell’industria delle costruzioni dove viene impiegato principalmente nella produzione di lastre destinate alla copertura di fabbricati industriali ed in misura minore civili.
I vantaggi principali dell’amianto sono la leggerezza la facile maneggevolezza e l’economia del prodotto base.
Le problematiche sanitarie sono legate alla dispersione nell’ ambiente di fibre in amianto che se inalate provocano ASBESTOSI la quale è una forma cancerogena dell’apparato respiratorio.
I prodotti in amianto-cemento si possono dividere in due grandi gruppi:
– il primo comprende le lastre piane e ondulate per coperture, lastre per rivestimenti interni ed esterni ed una numerosa
varietà di pezzi per giunzioni raccordi e canalature varie
– il secondo gruppo si concentra nella produzione di tubature atte a lavorare a pressioni di diverso regime per i trasporti
di acque chiare e scure o sistemi di irrigazione o drenaggio.
In questa relazione ci occuperemo però esclusivamente del settore delle coperture di edifici con lastre piane o ondulate.
RILASCIO DI FIBRE IN AMIANTO DALLE COPERTURE
Malgrado la completa cessazione della produzione e dell’utilizzo dei manufatti in amianto-cemento entro il 1994 imposta
dalla legge 257/92 la grandissima quantità di materiali da copertura tuttora in esercizio nell’edilizia residenziale
agricola e soprattutto industriale determineranno ancora per molti anni la preoccupazione per il potenziale pericolo di
rilascio di fibre di amianto nell’ambiente.
CAUSE TECNICHE CHE PROVOCANO IL RILASCIO DELLE FIBRE IN AMIANTO DALLE LASTRE UTILIZZATE PER LE COPERTURE
A) Azione dell’acqua la quale penetrando o condensandosi nel manufatto determinano la dissoluzione dei sali solubili i quali ricristallizzandosi In (orme più voluminose creano delle vere e proprie vie di passaggio per altri agenti aggressivi e le stesse fibre d’ amianto.
B) Azione dell’anidride carbonica dell’aria congiunta con l’azione dell’acqua di cui al punto A da origine a fenomeni di
carbonatazione che assieme alla cristallizazìona dei sali crea delle microfessurazioni ed efflorescenze sulla superficie
portando di fatto allo sbriciolamento del manufatto.
C) Azione del vento e del calore, nelle microfessurazioni create dall’azione dell’aria e dell’acqua. Si creano dei
ristagni di acqua i quali con temperature ambientali rigide gelano aumentando di volume e ampliando le lesioni del
manufatto, il calore invece eccellerà l’erosione superficiale in quanto favorisce la solubilizzazione del calcio contenuto
nell’acqua e crea quei fenomeni di carbonatazione visti nei punti precedenti.
D) concrezioni vegetali in forma di colonizzazioni vegetali sulla superficie le quali trattengono l’umidità ampliando i
fenomeni già visti.
E) Pioggia battente ed azione eolica, provocando il dilavamento delle superfici mettendo a nudo la parie fibrosa del
manufatto.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO E LEGGE 257\92 SULLA BONIFICA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CHE CONTENGONO AMIANTO
1) CIRCOLARE DEL 10\7 86 nr 45 Ministero della Sanità
PIANO D’INTERVENTI E MISURE TECNICHE PER L’INDIVIDUAZIONE E L’ELIMINAZIONE DEL RISCHIO CONNESSO ALL’IMPIEGO DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
2) D.P.R 24\5\88 nr 215 ATTUAZIONE DIRETTIVE CEE RELATIVE ALLA RESTRIZIONE DELL’USO DI AMIANTO IN MANUFATTI
3) I FOCE 27\O3\10O2 nr 367 RELATIVA ALLA CESSAZIONE SMALTIMENTO E BONIFICA DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
4) DECRETO DEL MINISTERO DELLA SANITÀ’ CIRCA LE METODOLOGIE E TECNICHE PER L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 257/92 (contenuto nella stessa legge)
Nota 1 – La legge 257V92 prevedeva inoltre tramite un D.M. del Ministero della Sanila la formazione entro il 25\10\92 di elenchi con ditte autorizzate alLo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto…
Nota 2 – ogni regione inoltre avrebbe dovuto preparare entro il 05\95 un piano d’intervento per la protezione dell’ambiente, decontaminazione smaltimento e bonifica….
Nessuna delle due parti della legge sopra riportate è ancora stata rispettata.
La 257\92 è la legge che interessa tutti coloro che devono attuare qualsiasi intervento di smaltimento o bonifica di materiali contenenti amianto.
N.B. La legge vale per tutti i materiali contenenti amianto (coperture, canali, guarnizioni, materiali d’attrito ecc.) noi però ci occuperemo solamente delle questioni riguardanti lé Coperture in lastre di amianto-cemento.
LA LEGGE PREVEDE TRE INTERVENTI DI BONIFICA
1) RIMOZIONE
Le operazioni devono essere condotte salvaguardandol’integrità del mattale in tutte le fasi dell’intervento.
Comporto da produzione di notevoli quantità di rifiuti contenenti amianto che devono essere correttamente smaltiti. COMPORTA LA NECESSITA’ DI INSTALLARE UNA NUOVA COPERTURA IN LUOGO DI QUELLA GIÀ ESISTENTE E RIMOSSA.
2) INCAPSULAMENTO
Possono essere impiegati materiali impregnami che perorano nel materiate legando le fibre dei amianto tra di
loro e con la matrice cementizia e prodotti ricoprenti formano una spessa membrana sulla superficie del
manufatto. I ricoprenti possono essere convenientemente addittivati con sostanze che ne accrescono la resstenza agli agenti atmosferici e ai raggi U.V. Generalmente i risultati migliori si ottengono con l’impiego di entrambi i
prodotti.
3) SOPRACOPERTURA (REXCOVER)
il sistema delia sovracopertura consiste in un intervento di confinamento realizzato installando una nuova copertura al di sopra di quella in amianti-cemento che viene lasciata in sede quando la struttura portante sia idonea a sopportare un carico aggiuntivo permanente. L’installazione comporta generalmente operazioni di foratura dei materiali di amianto cemento per il fissaggio della sovracopertura, in questo caso ove non siano sufficiente i fori aia esistenti si useranno strumenti di foratura a bassa velocità dotati di contenitore per le polveri di risulta. La superficie inferiore della copertura in amianto-cemento NON viene confinata e rimane quindi accessibile dall’interno dell’edificio in relazioni alle caratteristiche costruttive del tetto. Nel caso della sopracopertura inoltre viene di norma richiesta una applicazione di un fissativo di tipo vinilico spruzzato con sistemi a bassa pressione avente io scopo di fissare le eventuali fibre libere sullo superficie per il tempo necessario alla posa del pannello ricoprente da parte dell’operatore.